La nuova discografia creativa/7 – Indistr

3 03 2008

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Ricordate quel che diceva Bryce Edge, manager dei Radiohead, quello che si è inventato di vendere la versione digitale del nuovo album dei Radiohead a un prezzo deciso arbitrariamente da ogni singolo compratore? “Il paga quanto vuoi – diceva – è una soluzione per i Radiohead, non per l’industria. Ci sono tanti modi di vendere musica quante sono le band”.

Sarà. Ma Indistr del “paga quanto vuoi” ne ha fatto una strategia per tutti. Non è un’etichetta discografica nel vero senso della parola. E’ un distributore digitale per artisti indipendenti. Ma, come recita il payoff del sito è l’unica intermediazione nel rapporto “artist direct to the public”.  Funziona così: tu artista registri un album e lo metti su Indistr. Chi vuole comprarlo può scegliere di pagare una cifra compresa tra 1 e 20 Dollari. Di questa transazione l’artista si prende – istantaneamente, via PayPal – il 75% Per capirci: gli altri distributori digitali danno agli artisti il 13% e la RIAA – come si legge qui – vorrebbe che tale percentuale scendesse al 9%. Itunes rende agli artisti il 4% a transazione.

Quest’ultima evidenza rende molto ottimista Kevin Hockin, uomo marketing di Indistr. “Continueranno a crescere gli artisti indipendenti? Ci scommetterei dei soldi!”