L’anno che verrà

6 01 2008

 

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Care le mie major,

lo scatolone per riporre in cantina l’albero di Natale è già pronto. Le Feste sono finite, la festa è finita. I vostri best of greatest hits platinum collection li avete venduti. Ora tornate in trincea perchè quest’anno si annuncia molto difficile. Sarà già tanto se rimarrete in quattro, tanto per intenderci. 

Non che il 2007 sia stato facile, lo so benissimo. Avete dovuto subire l’affronto di una band come   i Radiohead che vi dice ciao ciao e che il disco se l’è fatto e venduto da sola. Avete lasciato scappare una come Madonna nelle braccia di Mr. Rapino presidente di Live Nation, un’azienda promotrice di concerti, che le ha offerto un centimiionario – per dirla all’ammerighena – 360 deal, che parafrasato suona tipo “lascia quegli straccioni delle major e vieni da noi, che oltre a farti fare il disco e a promuoverlo, ti organizziamo anche un tour coi fiocchi”. Vi siete intestarditi a combattere gli artisti “lavativi” che per anni avete coccolato e, attraverso cause paradossali e miliardarie, e a vessare  i ragazzini che dalla loro cameretta scaricano un bene – le canzoni – che loro ritengono legale. 

Beh, se il buon giorno si vede dal mattino,  quest’anno potete anche evitare di leggere gli oroscopi. Non è passata nemmeno una settimana e c’è già un gruppo che ha annunciato di voler distribuire un album gratuitamente o, al massimo, con lo strumento del “paga quanto vuoi” già sperimentato dai Radiohead: sono i My Bloody Valentine, una band irlandese semi-culto  che manca dalle scene da 16 anni. “Fosse tutto qua..”, direte voi. No, infatti. Ci sono anche dei carichi pesanti che minacciano di abbandonarvi: uno su tutti, Robbie Williams il cui manager ha annunciato che “forse lasceranno la EMI” e che “oggi è meglio pensare alle potenzialità di internet”

Intanto due di voi, Warner Music e Sony BMG sembrano sempre più intenzionate ad abbandonare gli strumenti di protezione come il Drm, cosa che – dicono gli esperti – potrebbe far impennare le vendite di musica online, già cresciute del 50% nel 2007, secondo un’indagine Nielsen Sound Scan. 

Dovesse succedere, care major, preparatevi al peggio: perchè se la competizione discografica si sposta nel mare aperto di internet, gli squali sono tanti e già belli che pronti a mangiarvi. I loro nomi li conoscete bene: ad esempio, Amazon, che ha stretto un accordo per vendere gli album degli artisti prodotti da Sellaband, start up di punta della nuova discografia creativa, di cui si è già detto da queste parti; o MySpace che ha messo in piedi Earwig TV, una specie di MTV online per promuovere le migliori band emergenti e che tutto lascia presupporre sarà il braccio armato della promozione di MySpace Records, che, per inciso, distribuirà gratuitamente il nuovo album dei Pennywise. 

Insomma, mettetevi l’elmetto in testa e il cuore in pace. Quarant’anni dopo il ’68, ci siete voi dall’altra parte della rivoluzione.



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10 responses

6 01 2008
A-ha » Blog Archive » L’anno che verrà

[…] Here’s another interesting post I read today by rockonomics […]

7 01 2008
robida

siamo pronti

Il marketing conquista anche il più duro di tutti: Ian MacKaye. Minor Threat d’ora in avanti non sarà più soltanto il nome della leggendaria band harcore di Washington D.C., ma anche il nome di una salsa piccante. Ian ha dato il suo benestare e ha venduto il marchio. “Never mind what’s been selling, it’s what you’re buying”
(da SentireAscoltare)

7 01 2008
L’anno che verrà

[…] L’anno che verrà       Care le mie major, lo scatolone per riporre in cantina l’albero di Natale è già pronto. Le Feste sono finite, la festa è finita. I vostri best of greatest hits platinum collection li avete venduti. Ora tornate in trincea perchè quest’anno si annuncia molto difficile. Sarà già tanto se rimarrete in quattro, tanto per intenderci.  Non che il 2007 sia stato facile, lo so benissimo. Avete dovuto subire l’affronto di una band come   i Radiohead che vi dice ciao ciao e che il disco se l’è fatto e venduto da sola. Avete lasciato scappare una come Madonna nelle braccia di Mr. Rapino presidente di Live Nation, un’azienda promotrice di concerti, che le ha offerto un centimiionario – per dirla all’ammerighena – 360 deal, che parafrasato suona tipo “lascia quegli straccioni delle major e vieni da noi, che oltre a farti fare il disco e a promuoverlo, ti organizziamo anche un tour coi fiocchi”. Vi siete intestarditi a combattere gli artisti “lavativi” che per anni avete coccolato e, attraverso cause paradossali e miliardarie, e a vessare  i ragazzini che dalla loro cameretta scaricano un bene – le canzoni – che loro ritengono legale.  Beh, se il buon giorno si vede dal mattino,  quest’anno potete anche evitare di leggere gli […] […]

7 01 2008
PIE

Domanda scema: ma qualche artista ha mai venduto via internet o via tv satellitare le proprie tournée?

7 01 2008
rockonomics

@robida: noooo! Ian McKaye nooo!

@ pie: i radiohead hanno fatto un esperimento di live streaming recentemente. Ma cose su grande scala credo siano ancora di la da venire. Se poi mi chiedi se credo che qualcuno lo farà…beh, sì. credo di sì.

8 01 2008
PIE

Beh, allora potremmo lanciarci noi nel business.
Io comincio contattando gli Stones…

8 01 2008
rockonomics

Pie, tieni conto che la Tv – satellitare o non – è irrimediabilmente out in questo tipo di discorso, perchè ancora incentrata su un economia di scarsità (in questo caso di spazio sul palinsesto).
In internet lo spazio è talmente illimitato che non costa nulla. Potenzialmente, ogni band potrebbe fare il suo live streaming dal piccolo club in cui suona o dalla sua saletta.

Sai cosa sarebbe una figata!? Un live streaming di migliaia di band che, allo stesso giorno e alla stessa ora inizino a suonare in tutto il mondo la stessa canzone.

8 01 2008
robida

ok.
da quanto leggo qui negli ultimi commenti,
è venuta l’ora di parlare di questo:

http://www.fabchannel.com/

e godete!

(che poi magari lo conoscete già, ma esiste da un pò e non trovo spesso quanto vorrei tributi a questo sito fantastico…)

9 01 2008
rockonomics

ecco, appunto.
no, non lo conscevo e concordo con te che è un sito fantastico.
domani se ricapiti da queste parti, se ne riparlerà. Di lui come di un altro paio di siti che, ne sono convinto, rivoluzioneranno la nostra vita. perlomeno, quell’ora al giorno in cui ascoltiamo musica…

23 01 2008
L’anno che verrà

[…] L’anno che verrà Intanto due di voi, Warner Music e Sony BMG sembrano sempre più intenzionate ad abbandonare gli strumenti di protezione come il Drm, cosa che – dicono gli esperti – potrebbe far impennare le vendite di musica online, già cresciute del … […]

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